L’8 marzo sulle tracce della Contessa di Castiglione con Cammini d’Autrice
In occasione della Giornata Internazionale della Donna Cammini d’Autrice propone un viaggio in Piemonte nella zona del 50° sito del Patrimonio UNESCO tra Langa e Monferrato, al confine tra le province di Cuneo e Asti, nei territori dei borghi di Castiglione Tinella e Costigliole d’Asti.
Tra escursioni urbane e naturalistiche si seguiranno le tracce nei luoghi in cui per un certo periodo ha vissuto una delle donne più iconiche degli ultimi due secoli, Virginia Oldoini Verasis, conosciuta come la Contessa di Castiglione. Un personaggio ancora ammantato di mistero e reso famoso più per le dicerie e dai pregiudizi che per il ruolo avuto in un momento delicato della storia d’Italia, oltre all’intelligenza, alla cultura e all’arte della fotografia.
Nelle distese di vigneti, dove si produce dell’ottimo Moscato d’Asti e la Barbera regna sovrana, vi si lega un’altra figura femminile celebrata in un monumento che domina da un’altura su un vasto panorama, la Donna Contadina. Pilastro della nostra società, a lei si deve il duro lavoro dei campi e la cura della comunità, a partire dal proprio focolare domestico, provvedendo all’andamento della gestione della casa, ai figli, al marito, e a tutti gli altri membri residenti. Tutto questo senza che, ai tempi della contessa e per molto tempo ancora, se ne riconoscesse il valore. Anzi, venne usata e tenuta in pugno da un patriarcato rurale, come una delle proprietà di famiglia.
L’alta posizione della Contessa di Castiglione le concesse, anche se a caro prezzo, molta di quella libertà agognata che era totalmente preclusa alla donna che sedeva sul gradino più basso della società, ma che si sacrificava più di chiunque altro. Sostenere che oggi le cose siano cambiate non è esattamente corretto, ma è vero che sono stati compiuti numerosi passi avanti. Oggi, non sono poche le donne contadine divenute proprietarie terriere e titolari di aziende agricole, che ci offrono i frutti più pregiati di una terra ammaliante. Passeggiando nella campagna le si vede concentrate sul loro lavoro, come potare una vigna, e aprirsi in un sorriso fiero, quando rispondono a un saluto.
E poi arrivare all’ora di pranzo per farsi accogliere da una di loro nella calda atmosfera di un’enoteca per gustare prelibati piatti regionali e bere del buon vino, nel borgo in cui proprio nell’Ottocento fu aperta la prima enoteca d’Italia.
Per chi desidera ricevere informazioni e prenotare, può consultare la voce Eventi nel menu del sito di Cammini d’Autrice (camminidautrice.wordpress.com/eventi), scrivere una mail all’indirizzo camminidautrice@gmail.com, o telefonare al numero 347 7701012.
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